Dal vertice NATO di Madrid, il nuovo Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, sparge a piene mani lezioni al mondo intero sul rispetto della sovranità delle nazioni, sul rispetto della democrazia. Eppure, il Presidente Macron continua a negarsi ai numerosi inviti del Governo Veneto di regolare i contenziosi insorti con l’occupazione illegittima della Repubblica Veneta da parte delle truppe francesi nel 1797, contenziosi rimasti irrisolti.
La Repubblica Veneta chiede un vertice con Francia, Austria e Italia per riconoscere il diritto dei Veneti a riorganizzare la Repubblica Veneta “dov’era e com’era!” e stabilire un risarcimento alla Serenissima per i 225 anni di occupazioni, depredazioni e sfruttamento economico subiti per scelte politiche antieuropee e colonizzatrici di Parigi, Vienna e Roma.
La Repubblica Veneta deve rinascere per un bisogno non solo dei Veneti ma di tutto quel mondo civile che rifiuta le logiche dominatrici e fasciste adottate dai vertici “atlantisti” come il recente G7, le misure involutive e antieuropee della Commissione Europea, gli impegni guerrafondai della NATO.
Perché la politica veneta è umanistica e costruttiva, avversa alle logiche coloniali e sopraffattrici, espressa molto bene dalle sue scelte storiche neutralistiche e di non ingerenza negli affari altrui.
I Veneti si sono rialzati, ricomponendo le istituzioni rappresentative dello Stato Veneto per rivendicare la loro sovranità.
Una trattativa urgente e delicata s’imporrà anche con gli Stati Uniti che usano i territori veneti (Vicenza e Aviano) come avamposto delle loro imprese di guerra. Non vogliamo e non posiamo divenire complici di politiche che non approviamo! Le basi di Vicenza e Aviano devono essere chiuse, è ora di chiarire che la Repubblica Veneta non è la Repubblica italiana e che le scelte e gli accordi internazionali dell’Italia non ci riguardano!
Venezia, 2 luglio 2022