Oggi, 17.3.2023, il regime occupante celebra la sua natura, l’auto-costituzione da parte del Savoia del Regno d’Italia. La costituzione era avvenuta il 17 marzo 1861 a Torino.
A quella data l’usurpazione dei territori veneti, sotto occupazione austriaca, non era ancora avvenuta.
I territori occupati della Repubblica Veneta saranno annessi con forza e prepotenza solo nel 1866.
Bisogna sottolineare e ribadire che i Veneti non hanno mai combattuto per passare sotto la dominazione sabauda!
Nell’Italia in cui siamo entrati senza accordi preventivi, non abbiamo mai trovato una partecipazione positiva, rispettosa della nostra storia e civiltà.
L’Italia ha sempre esercitato sulla Venezia una politica coloniale, di rapina e di sfruttamento.
Questa situazione va corretta immediatamente.
Noi esigiamo di recuperare la nostra indipendenza e sovranità con tutto ciò che ne consegue! Vogliamo dare continuità alla Repubblica Veneta che non consideriamo morta, ma viva più che mai
Dunque in questa ricorrenza dello Stato occupante delle sue origini, vogliamo dire con chiarezza e con forza che la sottomissione all’Italia è finita e che l’Italia deve farsene una ragione!
La nostra politica è nonviolenta come quella di Gandhi, ma altrettanto risoluta e determinata!
Scegliamo la nonviolenza perché ci sembra la via più civile ed efficace! Non aderiamo alle nuove tendenze politiche che credono di risolvere i problemi politici con le stragi, con i bombardamenti, con le uccisioni!
Ecco cosa ribadiremo questa sera nella “festa della bandiera della Repubblica Veneta”, a Venezia, in Campiello San Giovanni Evangelista, una celebrazione dell’indipendenza veneta e di una nuova Europa che la Repubblica Veneta è impegnata a creare con il consenso di tutte le anime libere europee.
Venezia, 17/03/2023